Io non sono sempre delle mie opinioni. G. Prezzolini

sabato 18 giugno 2011

Primarie di guerra

I personalismi corrodono il Pd di Vicenza. Come un carro armato avanza inesorabile la candidatura alle provinciali 2012 dell’assessore scledense Emilia Laugelli, patrocinata dal democristianone Berlato Sella e punta di diamante dell’area dominante nel partito, quella ex dc che fa riferimento a Enrico Letta. Ma Matteo Quero (ex Repubblicani Europei), appoggiato dall’altrettanto lettiano Variati, si è messo in testa di candidarsi alle primarie. Principalmente contro di lui è stato messo a punto il documento che ha scatenato il finimondo all’assemblea cittadina di mercoledì sera. Non si sa mai che riservi qualche sorpresa, il Querone. Così il tandem Peroni-Poletto (segretario di nome il primo, segretario di fatto il secondo) ha chiuso alle primarie aperte, che avrebbero favorito i simpatizzanti esterni al partito di Matteo il liberale, e ha scelto la via blindata del voto fra i soli iscritti. Una soluzione congeniale agli interessi personali di Gigi Poletto, che si è prenotato il collegio ex circoscrizione 6 di Villa Lattes, oltre che alla sua mentalità partitocratica da dinosauro sovietico (andatevi a leggere sul GdV di ieri il suo intervento contro i referendum senza quorum: trasuda disprezzo per il popolo bue da ogni parola). Dando una scoppola a Quero si è voluto colpire anche Variati e Bulgarini d’Elci, suoi sponsor che vorrebbero dirottarlo nel collegio del centro storico. Ma Peroni lo considera il suo feudo personale. Insomma, è guerra aperta.
A uscirne con le ossa rotte è stato però Toni Dalla Pozza. Fra lui e il coordinatore della ex zona 6, Renato Vivian, sono volati stracci, insulti, di tutto. Dalla Pozza contro Vivian: ex Ds contro ex Margherita. La prova generale dell’assalto alla diligenza per le comunali 2013: le due fazioni si contendono i collegi più grassi di voti, perché chi arriva fra i primi tre posti nelle preferenze conquista di diritto una poltrona da assessore. Dalla Pozza ci tiene altrimenti torna a sbrigar pratiche bancarie. Leggi: carriera politica finita. Sconfitto dal voto dell’altra sera che ha bocciato le primarie aperte, si è dimesso dal direttivo cittadino. Dalla Pozza deficita sul lato della tessitura del consenso. E’ un irruento solista, si butta nella mischia all’arma bianca, à la guerre comme à la guerre. Per questo, devo dire, pur nella sua ombrosa scontrosità è più simpatico di quei sepolcri imbiancati degli ex democristiani. I quali si accaparreranno le provinciali e anche, con l’aiuto interessato della laica e trafficona coppia Peroni-Poletto, le comunali. (a.m.)

9 commenti:

  1. Baaah! Ma che cazzate scrive? Non è l'assemblea cittadina a decidere chi verrà presentato alle priamrie per le provinciali! Questa roba nn c'entra niente con Quero e la Laugelli! Semmai sarà l'assemblea provinciale a decidere su questo! Si informi prima di scrivere...

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  2. Ho forse scritto che l'assemblea ha deciso chi sarà il candidato? Rilegga prima di scrivere.

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  3. "Non si sa mai che riservi qualche sorpresa, il Querone. Così il tandem Peroni-Poletto (segretario di nome il primo, segretario di fatto il secondo) ha chiuso alle primarie aperte, che avrebbero favorito i simpatizzanti esterni al partito di Matteo il liberale, e ha scelto la via blindata del voto fra i soli iscritti."
    Che c'entra Quero con le primarie a Vicenza città? Primarie che probabilmente si faranno dopo le provinciali?

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  4. Provinciali e comunali sono legate da un filo politico, mi pare ovvio e naturale.

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  5. Mannino, al solito, se non sai le cose (e non parlo delle tue affascinanti dietrologie, ma proprio dei meccanismi interni al Pd) fai a meno di scriverne. Fai una figura migliore.

    Stefano Poggi

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  6. Poggi, mi sono appena arrivati i complimenti per l'articolo della Laugelli. Magari erano ironici. O forse no.

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  7. O magari Emilia non è a conoscenza della situazione del Pd di Vicenza. E la cosa non mi sorprenderebbe, dato che io non ho idea di quale sia la situazione del Pd di Schio.

    Ma Alessio, non pretendo certo di convincerti a smettere di scrivere articoli basandoti su fonti parziali e interessate, dopotutto senza dietrologie questo blog non avrebbe tre quarti dei suoi post :)

    Ste

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  8. Sembra che a decidere su come e SE fare le primarie siano i pochi dirigenti del provinciale. Cioè tutte persone "scelte". Tutto de scondòn! Infatti l'assemblea provinciale viene convocata a stento una o due volte all'anno :(

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  9. "A pensar male si fa peccato.." ;)

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