La Stampa di Torino è il giornale della Fiat, l’organo per eccellenza, assieme al Corriere della Sera, del salotto buono dell’industria e della finanza italiana. Il suo direttore Mario Calabresi è un moderato di sinistra, la versione sabauda, misurata ed elegante, del predicatore Ezio Mauro e della sua savonaroliana Repubblica. Ebbene, oggi, all'indomani dei referendum, persino la stampa più d’establishment che c’è ha dovuto scrivere la pura e semplice verità, sia pur neutralizzandola col solito auspicio della via d'uscita "costruttiva" (che però, lucidamente, Calabresi riconosce essere inesistente). Che gli estremisti abbiano espugnato i quotidiani dei poteri forti?
«Siamo in una fase di protesta in cui gli elettori, dove possono, smontano l’esistente e premiano tutto ciò che appare fuori dal sistema: non lo fanno solo i ragazzi o le frange estreme, ma anche i cittadini maturi che non sanno più come farsi ascoltare». Mario Calabresi, La Stampa, 14 giugno 2011
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