I personalismi corrodono il Pd di Vicenza. Come un carro armato avanza inesorabile la candidatura alle provinciali 2012 dell’assessore scledense Emilia Laugelli, patrocinata dal democristianone Berlato Sella e punta di diamante dell’area dominante nel partito, quella ex dc che fa riferimento a Enrico Letta. Ma Matteo Quero (ex Repubblicani Europei), appoggiato dall’altrettanto lettiano Variati, si è messo in testa di candidarsi alle primarie. Principalmente contro di lui è stato messo a punto il documento che ha scatenato il finimondo all’assemblea cittadina di mercoledì sera. Non si sa mai che riservi qualche sorpresa, il Querone. Così il tandem Peroni-Poletto (segretario di nome il primo, segretario di fatto il secondo) ha chiuso alle primarie aperte, che avrebbero favorito i simpatizzanti esterni al partito di Matteo il liberale, e ha scelto la via blindata del voto fra i soli iscritti. Una soluzione congeniale agli interessi personali di Gigi Poletto, che si è prenotato il collegio ex circoscrizione 6 di Villa Lattes, oltre che alla sua mentalità partitocratica da dinosauro sovietico (andatevi a leggere sul GdV di ieri il suo intervento contro i referendum senza quorum: trasuda disprezzo per il popolo bue da ogni parola). Dando una scoppola a Quero si è voluto colpire anche Variati e Bulgarini d’Elci, suoi sponsor che vorrebbero dirottarlo nel collegio del centro storico. Ma Peroni lo considera il suo feudo personale. Insomma, è guerra aperta.
A uscirne con le ossa rotte è stato però Toni Dalla Pozza. Fra lui e il coordinatore della ex zona 6, Renato Vivian, sono volati stracci, insulti, di tutto. Dalla Pozza contro Vivian: ex Ds contro ex Margherita. La prova generale dell’assalto alla diligenza per le comunali 2013: le due fazioni si contendono i collegi più grassi di voti, perché chi arriva fra i primi tre posti nelle preferenze conquista di diritto una poltrona da assessore. Dalla Pozza ci tiene altrimenti torna a sbrigar pratiche bancarie. Leggi: carriera politica finita. Sconfitto dal voto dell’altra sera che ha bocciato le primarie aperte, si è dimesso dal direttivo cittadino. Dalla Pozza deficita sul lato della tessitura del consenso. E’ un irruento solista, si butta nella mischia all’arma bianca, à la guerre comme à la guerre. Per questo, devo dire, pur nella sua ombrosa scontrosità è più simpatico di quei sepolcri imbiancati degli ex democristiani. I quali si accaparreranno le provinciali e anche, con l’aiuto interessato della laica e trafficona coppia Peroni-Poletto, le comunali. (a.m.)
Baaah! Ma che cazzate scrive? Non è l'assemblea cittadina a decidere chi verrà presentato alle priamrie per le provinciali! Questa roba nn c'entra niente con Quero e la Laugelli! Semmai sarà l'assemblea provinciale a decidere su questo! Si informi prima di scrivere...
RispondiEliminaHo forse scritto che l'assemblea ha deciso chi sarà il candidato? Rilegga prima di scrivere.
RispondiElimina"Non si sa mai che riservi qualche sorpresa, il Querone. Così il tandem Peroni-Poletto (segretario di nome il primo, segretario di fatto il secondo) ha chiuso alle primarie aperte, che avrebbero favorito i simpatizzanti esterni al partito di Matteo il liberale, e ha scelto la via blindata del voto fra i soli iscritti."
RispondiEliminaChe c'entra Quero con le primarie a Vicenza città? Primarie che probabilmente si faranno dopo le provinciali?
Provinciali e comunali sono legate da un filo politico, mi pare ovvio e naturale.
RispondiEliminaMannino, al solito, se non sai le cose (e non parlo delle tue affascinanti dietrologie, ma proprio dei meccanismi interni al Pd) fai a meno di scriverne. Fai una figura migliore.
RispondiEliminaStefano Poggi
Poggi, mi sono appena arrivati i complimenti per l'articolo della Laugelli. Magari erano ironici. O forse no.
RispondiEliminaO magari Emilia non è a conoscenza della situazione del Pd di Vicenza. E la cosa non mi sorprenderebbe, dato che io non ho idea di quale sia la situazione del Pd di Schio.
RispondiEliminaMa Alessio, non pretendo certo di convincerti a smettere di scrivere articoli basandoti su fonti parziali e interessate, dopotutto senza dietrologie questo blog non avrebbe tre quarti dei suoi post :)
Ste
Sembra che a decidere su come e SE fare le primarie siano i pochi dirigenti del provinciale. Cioè tutte persone "scelte". Tutto de scondòn! Infatti l'assemblea provinciale viene convocata a stento una o due volte all'anno :(
RispondiElimina"A pensar male si fa peccato.." ;)
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