Sui referendum, al posto di altri barbosi discorsi oggi vi propongo in un video il pensiero, schietto e spudorato e pertanto non volgare nonostante le parolacce, di un artigiano di Firenze. Si chiama Fabio Chiari, ha 52 anni, fa un mestiere che non fa più nessuno, il liutaio, secondo tecniche estinte lavorando il legno di alberi che abbatte con le sue stesse mani. Perennemente incazzato come un cinghiale, anarchico per autodefinizione, negato all’ipocrisia, lo spontaneo, irruente e debordante Chiari è l’italiano che ci piace. Un uomo semplice, intelligente, colto, sanguigno, ironico, dotato di un innato istinto per il bello e per l’arte (“del suo lavoro ama soprattutto la sfida continua con sé stesso al fine di creare uno strumento il più possibile perfetto”, si legge sul suo sito). In una parola: un fiorentino rinascimentale. Molto meglio lui che il novanta per cento degli intellettuali imbrattacarte che infestano l'Italia. Sul voto di domenica e lunedì coglie l’idea-chiave: il cittadino singolo, a tu per tu con questioni vere che riguardano la sua vita, decide senza infingimenti e senza mediatori quel che vuole e quel che non vuole. Perché, grulli che non siete altro, «la democrazia per me l’è una favola, una novella pe' i bischeri 'ome vvoi 'he ci credono». I referendum, almeno quelli, no. Quelli sono il poco di democrazia reale che ci è concessa. (a.m.)
ma l'avete letto un testo referendario? sarebbero forieri di "democrazia reale"?
RispondiEliminafanno di tutto per renderci la vita difficile... forte il video io ho ricevuto tantissime risposte volantinando per i referendum e intervistando la gente si capisce un bel pò di cose...prima di tutto dobbiamo lottare per tirare via il quorum.
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