Stamattina su VicenzaPiù ho letto la più micidiale stroncatura di Variati da quando è diventato sindaco nel 2008. L’affilata penna di un opinionista critico? Macché. L’artiglio di parte di un politico di opposizione? Quando mai. A fare a pezzi il primo cittadino del Pd è stato un economista di area Pd, Giancarlo Corò. Ex presidente di Aim Acqua, già a capo dell’Aato Bacchiglione, il professore universitario (in prima linea per il no nei quesiti referendari sull’acqua) ha confezionato un ritrattino al curaro che manco il più acerrimo nemico di Achille si sarebbe sognato. Ne riporto solo i passi più significativi, parlano da soli. Buon divertimento.
«Achille appare… in splendida forma ed è sicuramente pronto a seguire, un attimo prima degli altri, la nuova onda del cambiamento». «Per fare questo, servono principi saldi ma fluidi, una disponibilità a sentire tutti senza ascoltare nessuno, l’intelligenza di promettere ai cittadini ciò che di volta in volta essi chiedono, ma soprattutto di far dimenticare loro gli impegni presi». «Per Variati la politica è piuttosto un surfing comunicativo che svolge, tuttavia, una funzione essenziale: rassicurare i propri cittadini». «Il peggio di sé Variati lo offre quando si tratta di decidere davvero. … Se è possibile ritardare le decisioni, possiamo stare tranquilli che Variati ci proverà». «…sembra più un parroco che un politico, più un pastore che accompagna il suo gregge al solito pascolo che un leader che affronta le sfide dell’innovazione». «Fino a qualche anno fa, il soft power variatiano era congeniale ad una città ricca… Ma oggi, dopo una crisi che ha colpito il cuore industriale del Nordest… bisogna cambiare marcia».
Opportunista, imbonitore, indeciso a tutto, curiale, ostacolo vivente al cambiamento: in pratica lo ha ucciso. Chissà cosa ne pensano dalle parti di Assindustria, il cui quotidiano, il Giornale di Vicenza, ospita regolarmente la firma di Corò nei vellutati panni di studioso. Stavolta li ha lasciati per indossare quelli di un letale Zorro a mezzo stampa. (a.m.)
In effetti ha usato un bel fioretto, però ora speriamo che il Corò sul Gdv inizi a tirar fuori le unghie come ha fatto ora senza ripetere editoriali interessanti ma troppo, troppo tecnici. Tenga alto il verbo ora che si è scoperto...
RispondiEliminaT.
Peccato che Corò sia un tecnico e un professore assai mediocre, basta guardare che cosa ha pubblicato di recente... un dottorando qualsiasi è più interessante. Non fa scienza, ma si arrangia nel modo della politica. A sedersi nei consigli di amministrazione è bravo!
RispondiEliminaPuzza di vecchio come Variati... è da rottamare!
Certo che come scelgono i tecnici al PD ... ;)
ma Corò, non era quel giovane professore Universitario, che all'epoca del P.C.I, acui forniva le sue acute oesservazioni, decretava che la provincia di Vicenza a maggioranza bulgara democristiana era pervasa da autostrabismo autostradale ( per intendersi in quel periodo si cominciava a progettare autostrada Valdastico Nord e Sud, pedemontana, raddoppio dell'A4), e oggi il Corò editorialista di punta della corrazata mattonara in salsa berica che è Il Giornale di Vicenza, vuole tutte le infrastrutture possibili e immaginalbili in nome della competitività, anche se il territorio è saturo.
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