Io non sono sempre delle mie opinioni. G. Prezzolini

martedì 25 ottobre 2011

In nome del marketing, vi dichiaro...


Non conosco Matteo e Benedetta, e saranno senz’altro due ragazzi d’oro. Ma forse con troppa testa all’oro, se questi due giovani, lui veneziano di 26 anni, lei padovana di 23, saranno i primi che importeranno in Veneto il matrimonio-marketing. Lo riporta il Corriere del Veneto, con dovizia di spiegazioni da parte dei due innamorati-manager di sé stessi. Nessuno sfarzo, per carità, si affrettano a dire Matteo Crivellaro e Benedetta Cancilleri. Loro sognano il tradizionale quadretto idilliaco delle nozze normali: «i fiori, il ricevimento, i confetti, l'auto elegante». E fin qui niente di male. Se non fosse che il normale, oggi, costa una cifra abnorme, un lusso che pochi ormai possono permettersi. Come loro, che devono vedersela con il mutuo e una figlia di tre anni.
Non ci si può nemmeno più sposare con quel poco di appariscenza che rende magico il giorno dell’unione. Giustamente, la cronista fa la domanda che sorge spontanea: ma una cerimonia povera, solo il rito ma ricca di cuore, no? No, secondo i due. Che tradiscono una mentalità mercantile che mette i brividi: «Mica vogliamo la carità, la nostra è una proposta di marketing, un cambio-merci: gli sponsor ci danno qualcosa e noi garantiamo visibilità e pubblicità», è l’agghiacciante risposta di Benedetta. Il pudore e la riservatezza di un evento che dovrebbe essere sacro e ristretto ai propri cari, familiari e amici? Macchè. Secondo l’osceno andazzo di mettere in piazza le proprie cose più intime, per attirare gli inserzionisti i futuri sposi apriranno un blog dove pubblicheranno logo, siti e foto delle aziende che li sponsorizzeranno. Matteo espone un vero e proprio business plan: «Offriamo la possibilità di mettere totem con nome e pubblicità di chi ci sostiene davanti alla chiesa e al ristorante, poi un tavolo dedicato agli sponsor, con depliant, biglietti da visita. Ma pensiamo anche ad adesivi e depliant da distribuire nelle Fiere dedicate agli sposi a Padova e a Bologna. Naturalmente massima pubblicità tra parenti e amici. Poi cercheremo di coinvolgere tivù e giornali il giorno delle nozze. Siamo disponibili ad altre forme di cambio- merci che ci suggeriranno loro».
I soliti cervelli all’ammasso tacceranno ciò che sto per scrivere come moralismo, ma io, se non avessi un soldo per sposarmi, lo farei comunque. Sobriamente ma dignitosamente. Poveri ma belli dentro. Non c’è bisogno dell’ambaradan di status-symbol nuziali, dovrebbe bastare un festeggiamento con poche pretese ma molto affetto. E di sicuro non occorre, per pronunciare il fatidico “sì”, mettere in piedi un disgustoso ufficio-vendite dove si fa mercato persino del sentimento più disinteressato che ci sia: l’amore. Un ennesimo scampolo di quotidiana disumanità commerciale. C’è da compatirli, i due sposini di marca. (a.m.)

6 commenti:

  1. Chissà se anche la sposa ha un prezzo...

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  2. Buongiorno sono Matteo...sì il Matteo che nomini sopra, colui che ha messo in piedi il Business Plan!!! Sono capitato nel tuo articolo quasi per caso...e l'ho letto con molto interesse. Mi dispiace informarti, tuttavia, che non hai colto un passaggio dell'intervista. In particolare noi abbiamo sempre affermato che, comunque vada, con o senza sponsor, CI SPOSEREMO...ovviamente in misura ridotta...ma lo faremo lo stesso proprio perchè prima è nata la VOGLIA del matrimonio e poi l'IDEA delle nozze con lo sponsor. Premesso questo, mi soffermo su alcune riflessioni. Perchè dobbiamo insistere ad alimentare una società dove chi ha soldi può fare tutto o quasi, e chi non ne ha deve sempre accontentarsi di poco? Perchè dover per forza rinunciare ad una bella festa (che sarà lo stesso intima)...proprio per festeggiare uno dei giorni più belli della nostra vita? Secondo il tuo pensiero allora non bisognerebbe festeggiare mai nulla: non si festeggia il capodanno, a cosa serve?Ci si può accontentare di una semplice pasta!!! Non si festeggiano i compleanni...ci si può accontentare di farsi semplicemente gli auguri? Questa idea invece è NUOVA e, in tempo di crisi, permette alle aziende di farsi pubblicità in maniera diversa, non sfruttando i soliti canali che ormai nessuno più legge in quanto siamo sommersi da pubblicità di ogni genere!!!
    Comunque non preoccuparti caro Alessio, ci aspettavamo alcune risposte di questo genere in quanto l'Italia, purtroppo, è piena di conservatori e di gente che sta bene e vive nel vecchio...sapevamo che una proposta NUOVA poteva procurare anche queste reazioni.
    Per fortuna, abbiamo ricevuto molti più commenti positivi che negativi!!!
    Buona vita e un sincero augurio di rinnovamento!

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  3. Non mi dilungo ulteriormente per non intasare i commenti...potrei andare ad analizzare ogni singola frase dimostrando che è tutto il contrario di quello che dici e che, probabilmente, l'articolo non l'hai letto neanche tanto bene.
    Ancora un sincero augurio di rinnovamento.
    Matteo

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  4. Buongiorno Matteo. Il punto su cui ci troviamo in disaccordo è su cosa si intende per "festeggiare": per te, implica comunque che ci sia una certa, chiamiamola così, fastosità; per me, no. Detta papale papale: se uno non ha i soldi, amen, si sposa al minimo. Questo perchè, sempre secondo la mia modesta e personalissima opinione, l'unica cosa che importa è l'evento in sè, non come e quanto sia "bello". E' chiaro che preferirei anch'io una "bella festa": ma è meno bella se non c'è tutta una serie di costi da finanziare tramite inserzionisti? Poi se mi dici che secondo te è da "conservatori" provare una naturale repulsione per questa attitudine al marketing (che invade ormai tutti gli aspetti della nostra vita) ti dico che sì, sono un conservatore, anzi un reazionario. Ma sarà che io ho un rapporto medievale col denaro, e me ne vanto. Attenzione, però (a questo ci tengo, essendo io un nottambulo festaiolo): non ho affatto sostenuto che non sia necessario festeggiare i momenti della vita. Anzi. Il punto è che non c'è bisogno di farlo in pompa magna. I miei migliori capodanni li ho fatti con poche decine di euro. Detto questo, i migliori auguri di felicità da parte mia.

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  5. Qualche tempo fa una pubblicità di una nota marca automobilistica scandiva lo slogan secondo cui "il lusso è un diritto". A me non fa specie la vostra scelta personale,che a mio avviso rientra,come fa giustamente notare Mannino,nel trend attuale,ossia l'ossessione per il marketing,il "far lavorare le imprese",la produttività e via dicendo. Questo punto di vista è quello della massa,e gente come me e Mannino è ben conscia di essere "conservatori". Io anzi sono un vero e proprio reazionario. A me fa specie solo una frase che è esemplificativa del vostro modo di vedere: "Perchè dobbiamo insistere ad alimentare una società dove chi ha soldi può fare tutto o quasi, e chi non ne ha deve sempre accontentarsi di poco? ". In questa società si è diffuso sempre di piu il concetto che se non hai soldi,non vai in vacanza,non ti puoi permettere certe cose,allora sei un fallito,un emarginato sociale,un poveretto. Questo è all'origine di fenomeni come operai che si fanno il mutuo per il televisore al plasma e l'i-phone..Se i soldi si hanno,tanto meglio,spendiamoli. Se non si hanno,si cerca di organizzare qualcosa di bello in ogni caso,senza farsi debiti e sopratutto ricordandosi che il bene principale è sempre la dignità,si abbiano o non si abbiano risorse. Non sto dicendo che voi abbiate fatto qualcosa di non dignitoso,parlo comunque della mentalità sottostante a questa scelta. Il concetto è pericoloso,perchè dove si stabilisce il limite entro cui "chi ha poco e non si vuole accontentare",ritiene di doversi/potersi fermare? Se è lecito fare di tutto,per vivere come "realizzati",allora è possibile qualsiasi forma di compromesso,di scendere a patti,in primis con se stessi. Non è la mentalità attuale italiana,quella di volere sempre di piu? Detto questo vi faccio gli auguri per la vostra vita,e complimenti per la scelta di sposarvi,dove in Italia è una cosa sempre più rara

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  6. Posso anche condividere in parte i vostri pensieri...proprio perchè RIPETO noi prima abbiamo deciso di sposarci e poi abbiamo deciso di farlo con lo sponsor...e precisiamo...che noi in ogni caso ci sposeremo perchè il nostro obiettivo è quello. Alla fine raccoglieremo i cocci e si farà con quello che si ha...!!! Sottolineiamo inoltre un'altra cosa: non ci interessa un matrimonio sfarzoso ma semplicemente una festa che ci permetta di condividere uno dei nostri momenti più belli con le persone più importanti per noi...non a caso avremmo al più una cinquantina di invitati!!! Queste parole le scrive una persona che "adora" Apple per la tecnologia inventata...ma non se la compra perchè non può permettersela e perchè non me ne farei nulla di un cellulare super dotato quando il 99% delle volte che lo uso lo faccio solo per chiamare e messaggi...e ne potrei fare di esempi del genere.
    In ogni caso grazie per gli auguri.

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