Io non sono sempre delle mie opinioni. G. Prezzolini

venerdì 7 ottobre 2011

Non stringete certe mani


Succedono cose che a saperle non ti cambiano la vita, però ti fanno riflettere sulla tua, sui sacrifici che fai per campare, sul senso di voltastomaco che ti dà questa società di parassiti senza merito né vergogna. Qualcuno si ricorda di Giorgio Carollo? Vicentino di Torri di Quartesolo, politico democristiano di lungo corso, ras regionale di Forza Italia, sconfitto nella guerra interna con Galan e la Sartori ha tentato di tornare in auge col suo movimentucolo personale Veneto per il Ppe (poi confluito nell’Udc), un’esistenza passata a mettere in fila una serie di caréghe fra cui il posto di europarlamentare, caduto in disgrazia negli ultimi anni ora ce lo ritroviamo direttore generale della Provincia di Padova. Complice il perdono magnanimo di Galan, il Pdl ha riammesso il figliol prodigo. Ma non con un incarico di partito, facendogli fare politica: troppa fatica, dopo tanto penare fra correnti, clientele, accordi sottobanco, regìe di affari pubblici e via sudando. No, lo ha graziato con una poltroncina amministrativa a 60 mila euro l’anno. Noi sudditi, disoccupati, precari, perseguitati dal fisco, lavoratori e imprenditori ricattati dal mutuo, noi qua a sputar sangue e sgobbare sempre di più per avere sempre di meno. Loro, i neo-feudatari con vassalli, valvassori e valvassini al seguito, questi impuniti, spudorati, sfaticati, collezionisti di nomine che cadono in piedi, privilegiati che non hanno mai lavorato un giorno in vita loro, loro, uno stipendio e le comodità li hanno garantiti, per diritto divino. E a spese nostre. Come minimo, se doveste imbattervi in un personaggio come Carollo, non stringetegli la mano: ve la sporchereste. (a.m.)

1 commento:

  1. Hai pienamente ragione.
    Dal canto mio non stringo la mano nemmeno al direttore del personale dell'azienda in cui lavoro...

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