I poliziotti della Gendarmeria Europea di stanza a Vicenza mandati in Grecia e nei Balcani per motivi non chiari. Lo rivelano alcuni blog e Wikileaks, secondo cui lo scorso 8 ottobre truppe dell’Eurogendfor sarebbero partite dal loro quartier generale, la caserma “Chinotto” nel capoluogo berico, in direzione Igoumenitsa, città sulla costa a nordovest della Grecia, per poi essere trasferite alla base di Larissa, dopo aver attraversato tutto il Paese in direzione est, e da lì ripartire verso Kosovo o Bosnia. Secondo le ipotesi circolate sul web, la polizia europea potrebbe essere stata chiamata a dare manforte alle forze dell’ordine e all’esercito greci in vista degli scioperi del 19 e 20 ottobre prossimi. Un’altra ricostruzione, invece, parla di una banale esercitazione che vedrebbe impegnata la Gendarmeria assieme alla brigata “Balcani” Seebrig, la forza di pace multinazionale “Sudest Europa” sotto egida Onu. Questa è la versione data dal ministro della Difesa ellenico tramite un suo portavoce. L’interrogativo, tuttavia, rimane, se giovedì 13 ottobre la polizia greca ha sentito il bisogno di accusare i siti di controinformazione di essere “irresponsabili”, negando la presenza di forze europee per la gestione dell’ordine pubblico, e se il Procuratore di Atene se l’è presa con una stazione radio indipendente della città per aver diffuso notizie, a suo dire, prive di ogni fondamento. Sapremo fra due giorni qual è la verità. E anche se non dovessero essere impiegati per sedare eventuali tafferugli, resta l’interrogativo: che tipo di esercitazioni si svolgono nell’area balcanica, in quel delicato campo minato di odii etnici pronti a esplodere che è l’area bosniaco-kosovara? (a.m.)
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