Sono le prime avvisaglie di ciò che potrebbe accadere in vaste parti dell'ex ricco Occidente. Anche da noi, in Italia. La società industriale crolla per dissanguamento finanziario. I signori del mondo, i plutocrati delle centrali bancarie e i loro solerti funzionari come Draghi, stritolando nazioni coi finti "salvataggi", per ora vincono (nonostante le marcette stile Assisi, e grazie al potente aiuto degli idioti incappucciati). I milioni di uomini e donne comuni, invece, sono i perdenti, ridotti in povertà. E allora non resta che riprendersi la vita ricominciando dal bene più concreto: la terra. L'obiezione radicale al modello di sviluppo basato sull'impossibile crescita infinita e sull'ammassare debito a debito: il ritorno all'autoproduzione-autoconsumo. Ragionandoci sopra, come fanno da qualche tempo i sostenitori delle monete locali, dei mercati su piccola scala e della decrescita volontaria, potrebbe essere una soluzione non solo obbligata, ma auspicabile. Leggetevi l'articolo qui sotto, è molto istruttivo. (a.m.)
I Greci tornano ai campi
c'è chi ha già cominciato questa via consapevolmente e c'è chi lo farà suo malgrado...l'importante è che si cambi mentalità. Il cibo o almeno la maggor parte del cibo che ci serve per vivere parte dalla campagna e vine prodotto li e se averla abbandonata ha contribuito alla crisi penso che tornarci più consapevoli porti alla fuorisucita dalla crisi. Grazie Alessio
RispondiEliminatutti in campagna!!!
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