Vicenza è una monarchia. Elettiva e costituzionale ma, nella sostanza, monarchia. Assiso sul trono è Achille Variati, un sindaco per tutti e per nessuno. Per tutti, perché non si lascia sfuggire una causa che sia una che possa giovare alla sua effigie ecumenica, saltando dal cerimoniale per i caduti americani dell’11 Settembre alla visita al Parco della Pace che all’americanismo, almeno idealmente, si contrappone. E per nessuno, dal momento che non ha una bandiera che non sia quella sua e della sua carriera politica. Il Partito Democratico a cui appartiene, in città consistente come il fantasma formaggino, è una sigla che gli sta stretta, ancora troppo marchiata a sinistra (ed è tutto dire) per la sua aspirazione ad un Grande Centro mellifluo e avvolgente che possa competere con l’unico vero avversario: la Lega.
Il Pdl vicentino, come del resto in tutto il territorio nazionale, è un partito mai nato, diviso fra personalismi, bande e clientele. Un minimo di opposizione in consiglio comunale la fa pure, anche se in ordine sparso e senza una strategia unica. Maurizio Franzina, il capogruppo, attacca sulla nomina estemporanea del queriano Colla alla presidenza Aim, ma tradisce un occhio di riguardo verso il portavoce Bulgarini evitando di unirsi a Sorrentino, Rucco e Meridio sul caso, bagatellare ma significativo, dell’alcoltest positivo. Quella lenza di Abalti, ex nume tutelare di Bulgarini al mensile comunale Citylights, si defila sull’interrogazione dei colleghi a proposito dell’Informagiovani e delle circostanze sospette riguardo il rinnovo dell’appalto. Zocca è scomparso dalla carte geografiche, di Zoppello non si sente parlare mai (fatta eccezione per le lottizzazioni edilizie di cui è progettista), e la Sartori, la sconfitta eccellente, è stata premiata per la sua sistematica assenza dalla vita pubblica cittadina con la conferma al Cisa palladiano (in realtà è un bel pezzo, a quanto dicono le gole profonde, che se la intende con Variati). Presi tutti assieme, a parte qualche affondo verbale di un invelenito Meridio che si trova a mal partito da quando non regna sul suo ex feudo Ipab, i toni, quando sono accesi, lo sono fino a un certo punto, e soprattutto non mettono in alcun serio rischio la credibilità e la tenuta interna della maggioranza di centrosinistra.
Ma se l’opposizione del Pdl è inoffensiva e anarcoide, l’opposizione della Lega neanche ci prova, ad opporsi. E’ affidata alle dichiarazioni del segretario locale Rigon, a tutt’oggi un carneade, e morta lì. In aula consiliare è letteralmente sparita. L’ultima uscita dell’onorevole Manuela Dal Lago, anzi, è stata un elogio della scelta di Colla, liberale com’era lei ai tempi della Prima Repubblica. Il senatore Filippi non ha mai inciso di un ette, e ora non fa nemmeno più parte del Carroccio (con sollievo di molti leghisti). Ogni tanto, ma proprio ogni tanto, si ode la voce della Barbieri, e di rado, per non dire mai, quella di Borò.
Sua Maestà il sindaco deve insomma preoccuparsi dei casini che gli piantano i suoi, non certo del deserto che cresce sui banchi di centrodestra. Guai e incidenti, tra l’altro, lasciati sul terreno per motivi più umani che politici: ambizione, imperizia, protagonismo, imbranataggine. E se ci sono questioni che tengono in agitazione la mente del sovrano, queste hanno a che fare con soddisfare interessi, trovare combinazioni di potere, gestire l’immagine. A me piacerebbe che tornasse la politica, per quanto municipale e amministrativa, ma in grande stile. E’ ancora una volta vero che la destra e la sinistra (vero Sel?) sono morte. Se ci fossero, darebbero facile battaglia contro un Comune ovattato, blindato, democristianizzato, senza veri contrasti e senza reale opposizione. In definitiva, senza democrazia. Una monarchia, appunto. (a.m.)
Caro Alessio, tu vuoi che torni la poltica vera ma per farlo servono forze umane! se a nessuno come te interessa o vuole appartenere a un partito come si fa? la sinsitra sia SEL che Rifondazione e FDS e PCCI ecc.. sono anche troppo bravi a resistere ancora dopo tutto il martellamento contro il comunismo avvenuto anche da chi si crede sinistra. Perchè tu e tutti quelli dei movimenti o grillini o no global che vogliono stare fuori dai partiti non create un nuovo partito pulito onesto nuovo e giovane? fatelo! comincia tu! è importante se non vi sentite a vostro agio nei vecchi partiti. Almeno andrete a votare. L'opposizione non c'è perchè ormai tutto e diventato centrista e le vere forze politiche come le sinitre sono escluse dal gioco
RispondiEliminaMa vedi Antonella, per me votare non ha più alcun senso, se il voto è uno strumento in mano al sistema dei partiti. Grillo ci sta tentando comunque, non lo biasimo per una serie di ragioni, ma per un altro verso non lo seguo perchè lo strumento elettorale andrebbe usato solo avendo ben in mente di rovesciarlo. Non ragiono nei termini del gioco partitico perchè per me non ha senso aggiungerne un altro. Avrebbe senso solo una forza autenticamente rivoluzionaria. Per ora si può soltanto fare testimonianza e preparare il terreno soprattutto sotto il profilo delle idee; le condizioni sociali ed economiche rendono illusorio tentare di agire ora. Ps: non è che non mi sento a mio agio, per me tutto questo circo andrebbe sbaraccato per intero. Non è ancora il tempo. Ma verrà, eccome se verrà.
RispondiEliminaio penso che quelli che sono al potere con tutti i loro mezzi abbiamo fatto passare la voglia di combattere ai giovani come te...non votate, non vi interessa la politica e intanto loro vi rubano il lavoro l'aria l'acqua la vita Alessio...aspetti la rivoluzione ma chi la farà? stste solo facendo quello che loro vogliono farvi fare, loro godono che i giovani non abbiano più voglia di votare nessuno... perchè intanto chi vota loro c'è...povera Italia:-( povera sinistra le logge l'hanno messa proprio nel cesso se vuoi tirar l'acqua fallo pure tu
RispondiEliminaAh perchè io secondo te, che pure mi leggi, non mi interesso di politica e non combatto coi mezzi che ho? Allora se la metti così, visto che mi leggi ma non capisci quello che ti vado - inutilmente - scrivendo, te la metto giù facile: l'illusa, con la tua cavolo di sinistra, sei tu. Adios.
RispondiEliminaio quando penso a cosa ha fatto la loggia p2 piango e tu?
RispondiEliminariguardo il tuo blog e quello che scrivi ti ho già detto che sono felice che ci siate tu e Milioni. Ma non votare e vederci tutti uguali è quello che non sopporto, penso che posso esprimere quello che non sopporto no? non sono illusa ma (inca..ata ) scusa il termine. Adios vuol dire che non ti iscriverai al corso? peccato perchè li ci potevamo parlare di persona
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