Il cosiddetto “Antisistema” è solo uno specchio
per le allodole che, confondendo la mira su questioni gravi ma non
fondamentali, non fa che lasciare indisturbati i veri poteri alti?
Sì
purtroppo, perché non è assolutamente permesso all’interno dell’Antisistema di
esprimere opinioni libere, o pericolose, e per pericolose intendo denunce che
vadano a colpire i Poteri maggiori, quelli che stanno fuori dal cortiletto del
potere nazionale, quelli cioè che veramente regolano le nostre vite. Ci faccia
caso: in Italia nessuno nell’Antisistema più noto, fra Santoro, Travaglio,
Vendola, o Grillo, va realmente a colpire al cuore ciò che io e i miei
collaboratori abbiamo svelato. E infatti si scopre che l’Antisistema campeggia
nei media nazionali e noi siamo soffocati nel silenzio.
Come De Benoist, anche lei opta per l’uscita
dall’euro. Localizzare la moneta, quindi, è una possibilità per riappropriarsi
della sovranità economica e non solo?
La
proprietà della moneta è la prima condizione democratica in assoluto. Uno Stato
privato del suo ‘portafoglio’ non ha più ragione d’esistere, perché non può più
tutelare la vita economica dei suoi cittadini. E senza benessere non esistono
più i diritti. Si diventa tutti ricattabili da chi invece detiene il potere del
denaro. Oggi l’Italia è totalmente nelle mani dei mercati, e chi li ha eletti i
mercati, noi? No.
Crede sia un caso la sequela di scandali
politici scoperchiati negli ultimi mesi? Non sarà che, smantellando a destra e
manca i vari partiti, si sta apparecchiando l’ascesa (già decisa) di Monti?
Non
mi avventuro in dietrologie. Non so rispondere
A partire dal gruppo Bilderberg, passando per
l’Organizzazione Mondiale del Commercio, fino alle Think Tank, senza parlare
delle lobbies ebraiche, quali sono gli strumenti effettivi per rovesciare tali
egemonie?
In
teoria sarebbero quelli dell’informazione dei cittadini, e dell’azione di
questi per rivendicare trasparenza e regole che tutelino le maggioranze e non
le elite. Ma io non vedo più nella cittadinanza alcuna capacità di reazione.
Ciò che fu fatto dalla fine dell’800 al 1960 è divenuto impossibile oggi, e nel
mio saggio Il Più Grande Crimine 2011 ho spiegato come ciò è stato causato,
proprio dalle elite di cui si parla, che compresero che la reattività del
popolo andava spenta del tutto con un sistema sociale ad hoc. Il nostro.
Com’è possibile un riequilibrio tra l’economia
virtuale ed economia reale, che relativizzi il sistema usuraio a cui siamo sottoposti?
Noi
proponiamo un impianto economico che ha almeno 100 anni di storia dell’economia
alle spalle, quindi autorevolissimo, e che serve proprio a questo. Non posso
riscrivere tutta la teoria qui, consiglio ai vostri lettori di leggerne la
migliore sintesi oggi disponibile scaricando il documento “PROGRAMMA DI
SALVEZZA ECONOMICA PER IL PAESE” qui www.paolobarnard.info.
Il succo sta comunque nel riportare la gestione della moneta nelle mani del
governo sovrano e nell’interesse del 99% di noi.
Quali politiche alternative di occupazione
attuerebbe?
Il
Programma di Lavoro Garantito descritto nel documento di cui sopra. Si ottiene
la piena occupazione nazionale, un aumento del PIL notevole, si abbatte
l’inflazione, si aiuta anche il settore privato della aziende.
Lei parla di Piena Occupazione; secondo i
modelli enunciati da Fisher e Phillips, ci ritroviamo davanti a un trade-off
tra inflazione e disoccupazione, per cui un livello di disoccupazione pari a
zero porterebbe ad un alto livello di inflazione. Come sopperire a questo
inconveniente?
Lei
deve comprendere che il lavoro di Fisher e Phillips nasce da una filosofia
economica a senso unico che non ha mai accettato di guardare oltre le poche
regole del monetarismo. Questi studiosi non hanno mai voluto studiare il
funzionamento della moneta moderna dal 1971 in poi, né accettano l’evidenza dei
fatti. Vivono nei loro teoremi e li difendono contro la logica stessa. Non
posso qui disquisire di teoria complessa, ma ad esempio non si capisce perché
essi non vogliano includere nei loro schemi l’enorme aumento di produzione di
beni reali che la piena occupazione comporta, e che pareggia la massa monetaria
evitando inflazione.
Inoltre, la Piena Occupazione potrebbe avere
conseguenze quali la stagflazione o una rigidità eccessiva del sistema.
Non
ha senso. Come fanno a dirlo? Su cosa si basano queste predizioni? Al
contrario, noi sappiamo cosa ha comportato la (quasi) piena occupazione nei
pochi esempi storici che abbiamo (Roosevelt o Clinton), e ha comportato solo
benessere democratico, almeno fino a che altri elementi esterni (es.
speculazione finanziaria) non sono intervenuti a rovinare tutto. Ripeto: i
monetaristi vivono nei loro teoremi funzionali alle elite e si rifiutano di
vedere la realtà.
Quali sarebbero le modifiche da apportare nel
nostro sistema pubblico, fatto per lo più da piccole imprese, per stare al
passo con la macroeconomia?
Una
spesa a deficit del governo sufficiente a permettere la piena occupazione, la
piena produzione, tasse basse sul lavoro e l’eliminazione totale dell’IVA.
Questo comporta una economia domestica fortissima, investimenti, e una ottima
macroeconomia. Poi certo, ci vorrebbe onestà negli amministratori pubblici,
cosa che in Italia…
Di Barack Obama, appena rieletto, lei ha
dichiarato che è ancora peggio del peggio, cioè di Bush, poiché con lui,
attuandosi il cosiddetto “socialismo al limone”, non c’è più una reale
differenza tra governo e lobbies.
Vede,
il problema del trionfo dei finti progressisti come Obama è che ingannano
l’unica fetta della popolazione che sarebbe potenzialmente attiva, che viene
convinta che ‘il buono’ abbia vinto le elezioni. Ma poi il ‘buono’ aumenta le
spese militari, dà trilioni di dollari a Wall Street, dà mano libera alla CIA
per assassinare gente in giro per il mondo, si accorda con l’opposizione per
fare finte riforme della sanità, accetta la follia della guerra al deficit, si
schiera con Israele, ecc. Cioè tutto il programma di destra con tutta la
sinistra addormentata. E’ quello che è successo in Italia con il
centro-sinistra, che è stato ferocemente di destra ma la sinistra dei cittadini
era tutta agitata contro Berlusconi e non si è mai accorta di nulla.
Crede sia davvero possibile una riforma morale
e culturale in un Paese come il nostro, in cui la gente non arriva a fare la
spesa a fine mese, ma in compenso “gode” del tablet?
No.
Io lavoro e lotto per un principio, non per gli italiani.
Fiorenza Licitra
26
novembre 2012
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