Sopra ogni cosa amo i gesti inutili e gratuiti. Aprire un blog è uno di questi (un po’ meno, forse, a Vicenza, dove l’informazione in generale, e in particolare le opinioni senza padrone, sono merce clandestina).
Che tipo di blog sarà? Qualcuno ricorderà la fulminea e urticante rubrica di Indro Montanelli sulla prima pagina del Giornale: si chiamava “Controcorrente”. Volevo intitolare così questo spazio online. Poi ho pensato che sarei stato un bel presuntuoso, ad accostarmi anche solo nel nome a quelle magistrali pennellate di cianuro del grande Cilindro. Tuttavia, fatte le debite proporzioni l’idea è la medesima: scrivere ogni giorno, tempo libero permettendo, una pillola di pensiero non conformista. Ora, chi si proclama anti-conformista è di solito conforme e omologato, benchè magari sotto mentite spoglie. Starà a chi avrà la pazienza di leggermi giudicare a quale categoria appartengo.
Per iniziare, posso dire che nel mio piccolo mi rifaccio alla “Società degli Àpoti”, l’ideale unione di uomini liberi e senza pregiudizi vagheggiata da Giuseppe Prezzolini nel 1922, alla vigilia del liberticidio fascista. «Noi potremmo chiamarci la Congregazione degli Apoti, di "coloro che non le bevono"». In un paese, allora come adesso, dove le idee sono piegate all’interesse di fazione e la vita pubblica è troppo spesso malavita organizzata, Prezzo pensava che «vale più modificare lo spirito di dieci individui che una legge nuova». Anch’io la penso così. E a lui, ateo incallito, spiritaccio anarchico e conservatore purosangue (tifare per il “progresso” è un atto di regresso, oggi come oggi), dedico il mio Asso di Picche. (a.m.)
Aggiunto ai preferiti.. ;)
RispondiEliminaL.Z.
Direi che la citazione di Prezzolini è un gran bel modo di partire. Anche l'Asso di Picche non è male, anche se avrei trovato seducente un altro seme della briscola... Ok, Alessio, vai con la penna intinta nel cianuro. E fai un po' di pubblicità al referendum sull'acqua, come sto facendo io tra i miei, come dire... amici? No all'acqua pubblica regalata alla Coca Cola, alla Danone e alla Nestlè. Non andare a votare per il referendum non significa andare in culo a Grillo o a Di Pietro, ma avendere il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti!!!!! E no al nucleare. Ho già votato così una volta e lo rifarò!
RispondiEliminaAlberto Belloni
Sarò tra quelli che ti seguirà, ti dico di più, diffonderò le notizie tramite internet ed ai miei contatti, appena avremo modo di parlarne penso sia interessante creare un circuito di blog interessanti da seguire con eventuale scambio di banner (che brutte parole mi tocca dire) ed anche un eventuale abbonamento simbolico ad offerta tanto per sopravvivere.
RispondiEliminaBuon inizio!
RispondiEliminaIn bocca al lupo per il blog! ...ma non scrivi più su vipiù??
RispondiElimina@Alberto: carissimo, sta' sicuro che i miei poveri mezzi saranno a disposizione della causa referendaria.
RispondiElimina@Decrescita: non so chi tu sia, ma tienimi al corrente.
@Annamaria e Paolo: vi ringrazio. No, non scrivo più su VicenzaPiù.
DA RAF PERUGINI
RispondiEliminaCiao Alessio, sono felice di ribeccarti.
Il regime è sempre in agguato, ma tu fagli vedere chi sei!!!