Ormai lo sta mollando anche il suo popolo eletto, gli imprenditori, i piccoli e medi che gli avevano tributato ovazioni entusiastiche all’assemblea confindustriale di Vicenza nel 2006. Berlusconi è bollito. Come vadano i ballottaggi di Milano e Napoli da questo punto di vista può solo accelerare la decadenza in atto: la pancia dell’industria italiana, lo ha detto a chiare lettere la Marcegaglia, è delusa dal governo ex amico. Tante parole, zero fatti. Il sentimento della base più dura e pura, quella veneta con capitale Treviso, si è palesato facendo persino marciare in strada i padroncini che per loro fisiologia hanno l’orticaria per le manifestazioni. Venerdì scorso, in testa proprio la Marcegaglia, hanno sfilato in un silenzio che pareva di funerale: il funerale prossimo venturo del berlusconismo. L’ottimismo della volontà, l’addossare alla stampa menagrama l’atmosfera di declino, il guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, l’aggressività contro chi critica: l’armamentario retorico di Silvio non fa più breccia, anzi ha proprio stancato il mondo delle piccole e medie imprese. Lo ha detto bene un impresario edile, che la settimana scorsa ha marciato dopo non averlo più fatto dai tempi della scuola: «Al di là dei toni neutri e soft che sono stati usati dal palco, credo che sia un messaggio che mandiamo a chi ha gestito 8 degli ultimi 10 anni di governo! Ci erano state promesse moltissime cose e si è vista più attenzione alle vicende personali. La riforma della giustizia ci serviva, ma era davvero più necessaria di altre cose?». Ha scritto il sempre pronto Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, megafono dei poteri finanziari che vorrebbero scaricare l’anziano satiro quanto prima: «Si era presentato come l’uomo del “fare”. Paga il prezzo di ciò che non ha fatto» (28 maggio). Stasera vedremo come vanno a finire le amministrative. Di certo c’è che un eventuale aspirante interprete di questa Italia ex berlusconiana avrebbe praterie davanti a sé. Montezemolo, infatti, scalda i motori. E questa, anche per un anti-berlusconiano doc come il sottoscritto, non è una bella notizia. (a.m.)
P.S. Mi rallegro che sabato il più celere Corriere del Veneto e oggi il più lento Giornale di Vicenza abbiano ripreso pari pari il mio post di venerdì scorso sulle possibili ritorsioni ai danni dei tre consiglieri provinciali leghisti No Cis. Sarebbe stato cortese, però, che avessero citato la fonte. Ma ormai la cortesia non usa più.
P.S. Mi rallegro che sabato il più celere Corriere del Veneto e oggi il più lento Giornale di Vicenza abbiano ripreso pari pari il mio post di venerdì scorso sulle possibili ritorsioni ai danni dei tre consiglieri provinciali leghisti No Cis. Sarebbe stato cortese, però, che avessero citato la fonte. Ma ormai la cortesia non usa più.
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